Domenica 12 Marzo 2023 Rifugio Croda da Lago m.2046

Lunghezza e tempo di percorrenza:  8 km. circa  5 ore circa
Difficoltà: EAI = Escursione Ambiente Innevato 
Dislivello: m.350
Partenza e Arrivo: Ponte Ru Curto
Sentieri:  437-434 Carta Tabacco n.3
Abbigliamento: Adeguato alla stagione, bastoncini, ciaspe e ramponcini
Iscrizioni: Il Giovedì prima dell’escursione in Sede dalle 21.00 alle 22.30
Mezzo di Trasporto: Proprio
Ritrovo: Rotonda del porto alle ore 06.30

L’escursione al lago Federa, con l’ex rifugio Palmieri, è una delle più conosciute e frequentate di Cortina d’Ampezzo ed è posto in una splendida posizione con uno dei panorami più suggestivi delle Dolomiti. Si tratta di uno dei più bei laghetti di montagna delle Dolomiti, crocevia di numerosi percorsi alpinistici, tra tutti l’Alta Via numero 1. Da qui sarà possibile godere del bellissimo paesaggio offerto dalla natura nella cornice dei massicci della Croda da Lago, Croda Rossa, Pomagagnon, Cristallo, Sorapis e Beco di Mezdì (Becco di Mezzodì). Una peculiarità del Lago Federa è il livello dell’acqua che sia d’estate che d’inverno rimane sempre costante. Questo è probabilmente dovuto alla presenza di una o più sorgenti sotterranee.  Molti i miti e le leggende che si intrecciano intorno al lago, come quella relativa alla sua nascita. Un drago decise di distruggere la città di Miliera e rifugiarsi tra queste montagne, sotterrando una conchiglia ai piedi della Croda da Lago. Questa conchiglia si riempì d’acqua allo sciogliersi delle nevi e nacque il lago.

Da Cortina d’Ampezzo, località Campo di Sotto, prendiamo il secondo accesso dal passo Giau lasciandoci Cortina alle spalle e proseguendo sulla SR48 per poi svoltare a sinistra prima dello Sport Hotel sulla SP638 che porta al passo Giau.  Dopo qualche chilometro prima del passo Giau, fermiamo la macchina in località Ru Curto. Questo sarà il nostro punto di partenza dove inizia il sentiero 437 e che al Cason di Formin diventa 434 fino al lago.  Inizialmente ci inoltreremo nel fitto bosco, su una strada perlopiù piana con qualche saliscendi, attraversando ponticelli che sovrastano diversi torrenti e con qualche bello scorcio sull’antistante Tofana di Rozes. Successivamente, con un breve zig-zag, la mulattiera prende rapidamente quota, correndo di fianco ad un canyon naturale scavato dal Ru Formin, che scorre proprio diversi metri più in basso. Dopo aver oltrepassato l’ultimo ponticello, la strada comincia decisamente a salire: lasciati alle spalle il bivio per la Forcella de Formin lungo il segnavia 435 e quello per Pezie de Parù (n. 434) e i Cason de Formin, il sentiero, disegnato a zig-zag, consente di guadagnare quota molto velocemente (e altrettanto faticosamente), risalendo il versante boschivo accanto a cima Ciadines, estrema propaggine del Gruppo della Croda da Lago. Ecco far capolino le notissime cime dolomitiche circostanti, come le Cinque Torri, il Lagazuoi e l’Averau. Il sentiero giunge ad un belvedere (m. 2048), da cui si domina praticamente tutta la Conca Ampezzana: le Tofane, il Cristallo, il Sorapiss, l’Antelao. I restanti 50 metri di dislivello saranno una piacevole passeggiata. Ormai la vista sulle cime del Falzarego è alle spalle, rimpiazzata da quelle intorno alla famosa Cortina d’Ampezzo: siamo nella Val Negra e, dopo circa altri 20 minuti di camminata, si inizieranno a intravedere le sponde del lago Federa. Ancora cinque minuti di strada ed eccoci giungere al rifugio Croda da Lago G. Palmieri. Dopo essersi ristorati potremo riprendere la via di casa: il sentiero sarà il medesimo dell’andata, ma il tempo di percorrenza decisamente inferiore, dal momento che si tratterà solo di discesa.

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About the author: Bruno