Anello del Prosecco 16 Aprile 2023

Lunghezza e tempo di percorrenza:  km. 15 circa
Difficoltà: Turistica
Dislivello: mt. 430 circa
Partenza e Arrivo: San Pietro di Barbozza
Valdobbiadene con le sue colline si estende da est a ovest ai piedi delle Prealpi venete: a nord confina con il massiccio del Cesen e a sud con il fiume Sacro alla Patria, il Piave. Valdobbiadene è, assieme a Conegliano, il punto nevralgico della Strada del Prosecco e vini dei colli Conegliano Valdobbiadene, un tracciato di circa novanta chilometri che attraversa tutta l’area di produzione del Prosecco Superiore Docg. Il territorio valdobbiadenese è caratterizzato da un paesaggio eccezionalmente vario che dà la possibilità agli amanti della natura e dello sport di vivere una vacanza ricca di attività. Il comprensorio del Monte Cesen, Riserva Naturale Regionale, offre numerosi sentieri che consentono di compiere interessanti escursioni osservando le peculiarità ambientali locali. Ai lembi orientali di Valdobbiadene invece il Piave, che con la sua grande ansa isola il Montello e la pianura trevigiana, permette di svolgere vari percorsi naturalistici nel caratteristico ambiente del parco del Settolo Basso dove si alternano ampie aree aperte, zone umide e zone boschive. Ma è tra le colline ornate dagli ininterrotti filari della vite e presidiate da casolari e piccoli colmelli che si snoda l’Anello del Prosecco Superiore. Questo progetto, nato nel 2005, si è ampliato negli anni. Da un primo percorso di circa dieci chilometri si è arrivati a tracciarne uno di quindici, che è stato a sua volta suddiviso in vari itinerari, ciascuno dei quali presenta delle varianti.Questi molteplici percorsi che talvolta si sovrappongono e a volte si intersecano, danno la possibilità di scoprire ogni scorcio, ogni angolo e ogni panorama che questo territorio offre. Vi troverete immersi in un continuo saliscendi tra le vigne, i sentieri e le strade comunali, talvolta credendo di esservi quasi persi. Sarà il rintocco di un campanile, la vista di un oratorio o la presenza di un contadino intento a lavorare la propria vigna, a farvi ritrovare la strada perduta. L’Anello del Prosecco Superiore è quindi un itinerario naturalistico che si snoda nella zona collinare di San Pietro di Barbozza, Saccol e Santo Stefano, rinomate località del Comune di Valdobbiadene. La pendenza di queste pendici collinari ha da sempre costretto i contadini locali a praticare quella che è stata definita “viticoltura eroica”. Un sito originato non solo dalla conformazione naturale ma anche un vero e proprio prodotto dell’uomo e del suo lavoro secolare. Un territorio che può quindi essere identificato come “paesaggio culturale”, patrimonio vivente della comunità. Il percorso vi porterà alla scoperta di vigne, casolari, cantine e piccoli borghi, luoghi dalla lunga tradizione enologica e gastronomica. Lungo il cammino potrete scoprire inoltre le opere di “Vignarte”, sculture realizzate trasformando i pali di castagno, posti come supporto di testa dei filari di vite, in peculiari opere d’arte. In particolar modo nella frazione di San Pietro di Barbozza, la vostra attenzione sarà attirata da stravaganti sculture realizzate incidendo e assemblando assieme i sassi del fiume Piave: i cosiddetti Sassi di Zoe, nome d’arte di Angelo Favero. 
L’itinerario parte dalla piazza di San Pietro di Barbozza, nei pressi della Chiesa. A sud della piazza si tiene la sinistra scendendo a valle lungo Strada Piander, seguendo la via principale.
Dopo la salita in cemento, giunti al bivio, si prende il sentiero di strada Mont immediatamente a sinistra e lo si risale lungo il dorso della collina, fino ad un piccolo caseggiato, in cui ci si imbatte nel primo Salvaparole “An gioth de vin”. Si prosegue per circa un chilometro costeggiando i ripidi versanti (“le rive”) del Cartizze per poi raggiungere con una deviazione l’Osteria Senz’Oste, in Strada delle Treziese. Da questo punto si imbocca sulla sinistra un sentiero in ripida discesa immerso nei vigneti. Giunti in fondo si prosegue verso destra e quando la strada si divide in tre arterie, mantenere quella centrale che porta sulla strada principale asfaltata di Saccol. In prossimità del capitello di Sant’Antonio si trova un altro Salvaparole “Slevar vi”
Si prosegue per circa due chilometri passando attraverso la frazione di Saccol con il suo oratorio dedicato a San Gottardo. Da qui girare a destra imboccando via Roccat e Ferrari e dopo circa un chilometro e mezzo, superato l’incrocio con via Capitello Ferrari, svoltare a destra in via dei Bimbi, quindi risalire lungo via dei Livei, una strada in cemento lungo la quale si possono scoprire diverse opere di “Vignarte”. Arrivando all’incrocio con via Cima girare a destra e proseguire per circa cinquecento metri fino all’incrocio con via Zanzago, per tornare infine in Piazza San Pietro. Proseguendo lungo questa strada asfaltata, si possono incontrare altre opere di “Vignarte” e i “Sassi di Zoe”. 
  
 
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About the author: Bruno