PROSSIMA ESCURSIONE

CAI Sezione di Chioggia (VE)

Domenica 21 Luglio Dolomiti di Zoldo-Cima San Sebastiano mt.2488

Lunghezza e tempo di percorrenza: circa 7 km.-circa 6 ore
Difficoltà: EE
Dislivello: mt. 1000 circa
Partenza e Arrivo:  Parcheggio sul curvone prima del P.so Duran (q. 1500 m) Valle Agordina
Sentieri: Cartografia Tabacco n. 25 sentieri 543-524
Abbigliamento: Adeguato alla stagione -Casco e ramponcini 
Iscrizioni: Il Giovedì prima dell’escursione in Sede dalle 21.00 alle 22.30
Mezzo di Trasporto: Proprio
Ritrovo: Rotonda del porto alle ore 06.30

L’itinerario ha inizio in località Ponte Càleda (1495 m) lungo la strada statale 347 che da Agordo porta al Passo Duràn. Dal parcheggio a bordo strada si trova subito le indicazioni per il sentiero segnavia 543 (coincidente con l’Alta via delle Dolomiti n°1) che procede in direzione Sud-Est. Ma dopo qualche decina di metri si abbandona per svoltare a sinistra (cartelli) su evidente traccia (segnata ma non numerata) che si addentra nella vegetazione con moderata pendenza. Ben presto il bosco lascia spazio ai mughi e la traccia comincia a salire sempre più decisa obbligando in alcuni casi il superamento di salti rocciosi e canalini in facile arrampicata. Per un tratto si costeggia un torrente (la traccia rimane sulla sinistra) e successivamente più a monte si raggiunge un bivio con il sentiero 524 proveniente dal Passo Duràn sulla sinistra. Ci si immette in questo svoltando obbligatoriamente a destra per giungere quindi alla base del Van de Càleda, ovvero il vallone posto tra il Tamer e il San Sebastiano. Si risale il vallone puntando alla base della parete della Cresta Sud di San Sebastiano. In questo punto il sentiero si biforca, si abbandona il segnavia 524 e si svolta a sinistra su traccia evidente (non numerata) fino a raggiungere la Forcella di San Sebastiano. Dalla Forcella si svolta a sinistra su esile traccia segnata da sbiaditi bolli rossi e alcuni ometti per attaccare la dirupata parete della montagna. La traccia in alcuni punti su terreno friabile e instabile ci conduce, dopo il superamento di alcuni facili passaggi di arrampicata (I grado), sulla affilata cresta e successivamente più in alto a raggiungere pendii meno inclinati ed esposti fino alla cima mt. 2488. Per il ritorno si percorre a ritroso lo stesso sentiero.

Print Friendly, PDF & Email

About the author: Bruno